Capparis spinosa L. subsp. spinosa

Sistematica

  • Brassicales
  • Capparaceae
  • Capparis
  • Capparis spinosa L. subsp. spinosa
  • Cappero comune
  • Capparis spinosa subsp./var. spinosa, Capparis spinosa var. rupestris

Dati Generali

  • Nano-Fanerofita (NP)
  • Eurasiatico
  • Rudereti
  • Planiziale, Collinare

Note Generali

  • Coltivata

Fonti (Denominazioni) Località

Ordinamento per anno di pubblicazione del dato.
  • Antiche:

    • Herb. Mutin. (Capparis spinosa v. inermis)
    • Sud muri del vecchio Castello di Vignola (MO)
    • Herb. Mutin. (Capparis spinosa v. inermis rupestris)
    • Nella grotta del conte di Spagnach (?) in Sassuolo. Prov. di Modena (MO)
    • Vaccari (Herb.) (Capparis spinosa v. rupestris )
    • Sulle mura del Castello di Vignola. Prov. di Modena (MO)
    • Gibelli & Pirotta (Flora) (Capparis spinosa b. inermis - p.48)
    • Sulle mura di Carpi (MO) - 1883
    • Gibelli & Pirotta (Flora) (Capparis spinosa b. inermis - p.48)
    • sui muri del vecchio castello di Vignola (MO) - 1883
    • Gibelli & Pirotta (Flora) (Capparis spinosa b. inermis - p.48)
    • sulle mura di Spilamberto (MO) - 1883
  • Attuali inedite:

    • BD DFLS (Capparis spinosa)
    • Casinalbo di Formigine (MO) - 2007
    • BD DFLS (Capparis spinosa)
    • Levizzano di Castelvetro (MO) - 2007
    • BD DFLS (Capparis spinosa)
    • Campiglio (MO) - 2007
NoteAnticamente coltivato sulle mura di cinta di città e borghi dove in molti casi è tuttora presente, il Cappero costituisce anche una testimonianza di valore storico-culturale ma, in caso di restauro, viene spesso eliminato insieme al resto della flora muricola. Si ritiene che nel Modenese sia presente la sola subsp. nominale. La effettiva presenza della subsp. rupestris è dubbia; sotto questo nome è presente un campione inedito, di identità non chiara, di Vaccari nell'Erbario di Modena. Va peraltro sottolineato che la subsp. spinosa è poco differenziata e la sua validità non è condivisa da tutti. Attualmente il Cappero è noto per Casinalbo, Levizzano e Campiglio; è presente inoltre sui muri della serra dell'Orto botanico universitario.